Uno dei miei settori di maggiore specializzazione nell'ambito dello sviluppo commerciale estero è quello della meccanica: componentistica meccanica, lavorazioni di precisione, equipment e macchinari.
Oggi desidero illustrare uno strumento irrinunciabile per analizzare il potenziale di uno dei mercati di destinazione più importanti della meccanica: il settore delle macchine utensili, nel seguito scomposto in deformazione ed asportazione del metallo.
Allo scopo di indirizzare correttamente l'attività di sviluppo commerciale degli operatori della meccanica nei segmenti e nei Paesi oggi più dinamici occorre utilizzare strumenti di analisi di mercato evoluti ed allo stesso tempo aggiornati: io li ho trovati nella piattaforma ExportPlanning
Dunque chi produce componentistica o effettua lavorazioni conto terzi deve sapere se e dove orientare i suoi investimenti in attività di sviluppo commerciale: in Italia o all'estero? Se all'estero, dove? E poi in quale settore dei macchinari (nel caso presente macchine utensili, ma vale per qualsiasi tipologia di macchinari)?
Premessa: almeno il 70% della produzione di macchinari (nostri, dei tedeschi, degli svizzeri, belgi etc) va all'estero, quindi parlare dell'andamento dell'export è fortemente indicativo dell'andamento della produzione.
Primo passo: qual è la domanda mondiale per macro famiglie di macchine utensili? fatto 100 la domanda nel 2019, vediamo come il recupero migliore post Covid l'abbiano avuto i robot, seguito a pari merito dalle macchine utensili delle due famiglie sopra esposte.
Detto questo, i produttori nostrani di macchine utensili hanno recuperato la crisi Covid? qui sotto vediamo che la formatura ha recuperato meglio dell'asportazione: questo è un primo elemento di orientamento. I robot italiani sono invece più in sofferenza rispetto, ad esempio, alla concorrenza asiatica.
Ma non basta. Cosa fanno ad esempio i tedeschi, primi produttori europei di questi macchinari, giusto davanti a noi in classifica? Vediamo che nella formatura sono al nostro livello mentre nelle altre macchine (torni, frese, alesatrici, rettifiche etc) sono meno resilienti di noi.
A conferma di ciò posso assicurare per esperienza diretta che il 2021 e soprattutto questo 2022 sono periodi veramente euforici e non è difficile inserirsi come fornitori dei costruttori italiani di macchine utensili. In verità non lo è nemmeno con gli svizzeri ed i tedeschi, tutti hanno portafogli ordini pesanti. I problemi dei costruttori sono altri, legati alla supply chain ed al costo dell'energia, non più tanto alle materie prime.
Questa è una dimostrazione sintetica effettuata per macrosettore: nulla vieta di entrare nel dettaglio ed esaminare gli andamenti delle singole famiglie di prodotti, estendendola anche ad altri paesi nostri concorrenti.
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